lunedì 3 novembre 2008

ho pensato che vorrei un cane. che mi porterei a casa un altro cane. mi porterei a casa oliver.
ma lo vorrei in camera.

ho fatto i compiti con mio cugino e mi sono dilettata a spiegargli musica.
dopo mi ha illuminato lui su qualche minchia di editto bizantino.
dio mio, la storia nella mia mente ha dei buchi enormi.

i miei neuroni hanno smesso di giuocare alla giuostra medievale e, messe via le alabarde ora danzano e cantano ubriachi mangiando cinghiale (trasmutazione probabile della pasta al forno che c'era per cena).

mi sento le mani fredde, mi sento i pensieri rallentati.

oggi leggo cose, sono andata dal dentista.
mi sono messa come una pirla a oreno seduta su una panchina bagnata, a fumare una sigaretta osservando il mio cellulare, spento per terra.

volevo saltarci sopra.

tanto non ho nemmeno soldi dentro.

ho pensato vorticosamente che quando piove guardo in alto e apro la bocca. devo essere o quantomeno sembrare molto sciocca.
ma stupido è chi lo stupido fa.

forse nella vita non si è stupidi. si fanno gli stupidi. si fanno stupidate ma se nel mentre non sembrava una stupidata non è una cosa da stupidi e quando concretizzi che lo era non sei più il pensante non pensante agente che compì una stupidata ma solo l'evoluzione consequenziale della stronzata che non avrebbe potuto trarre tale conclusione se non a stronzata avvenuta e quindi impossibilmente esistente in caso di non attuazione della stessa.

in pratica, il mondo continuerà a girare.

o magari prima o poi smette.
saltiamo tutti insieme nello stesso senso e facciamolo ripartire.

anna è tornata al lavoro. è stato bellissimo vederla :)

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