giovedì 6 ottobre 2011

talvolta penso sia stanchezza, altre volte necessità di isolamento.
io voglio stare qui, nel silenzio della mia stanzetta in eterno, a crogiolarmi nel mio niente cosmico.
lo desidero, perchè l'indifferenza, il cinismo e il non rapportarmi all'altrui mondo mi permettono di non essere stanca e intollerante.
e allora resto qui, al buio e a piedi nudi a sentirmi e ascoltarmi.

domenica 2 ottobre 2011


è tanto che son latitata, forse, ipotizzo, non avevo il tempo per pensare.
forse son cresciuta e stavo rischiando di dar meno retta ai miei pensieri.
per fortuna talvolta ritorno incagliata qui, tra il dire ed il fare, non sapendo che via guardare, perdendomi con il navigatore.
è ottobre, e mi sento stanca come fosse marzo, prima delle vacanze.
è ottobre e fa caldo, quel caldo che ancora appiccica, che per noi amanti del gelo, non fa che rovinar le giornate.
è ottobre e mamma s'è ripresa, o così pare.
s'affronta tutto, come sempre.

talvolta i pensieri corrono a chi non c'è più e chissà cosa vorrebbe dire, poi si guarda chi si ha la fortuna di aver qui e allora si pensa che si stava pensando troppo.

io sto bene, perlomeno mi son resa conto che lamentarsi non serve e che l'acidità non risolve i miei problemi di noia.
sarò incattivita, forse, tra l'età, la dieta e l'assenza della nicotina ma qui talvolta mi verrebbe da sfancular con tutti.
cosa non vietata ma autolimitata per non superar certe dosi giornaliere.

sicchè torno qui, e sorrido, pensando alle mie masturbazioni mentali che periodicamente necessito di vomitar sul web.
emmenomale, se le vomitassi altrove, sarebbe aprir vasi di pandora messi in fila indiana.

bien sure, je m'aime.


ma non solo me stessa, ho scoperto.