martedì 20 marzo 2012

ci sono cose che nella vita succedono.
la vita succede.

e non va sempre così male.

diciamo, mi sento quasi felice.
pare strano!

venerdì 16 dicembre 2011

il risultato della Dukan è che mi sento meglio, che mi autoappaio più decente, che non mi odio più così tanto.
l'altro lato della medaglia è relativo alla consapevolezza che non mi sentirò mai abbastanza magra.
vabbè, son cose che accadono, suvvia.

lunedì 12 dicembre 2011

l'inutilità dell'esser giovani oggi. non lavori e se trovi lavoro non vieni pagato. non c'è modo di uscirne, solo di incaponirsi ed arrabbiarsi.

lunedì 5 dicembre 2011

uccidimi lentamente, uccidimi.
perchè talvolta sento un male dentro che non se ne viene fuori.
talvolta starei nel mio bozzolo, zitta zitta, in silenzio, senza nessuno.
come se fuori ci fosse una bufera di neve e io fossi chiusa dentro in una casetta. zitta zitta.
in silenzio.
non ho voglia di sentire, di ascoltare, di capire.
voglio stare davanti ad un fuoco, in silenzio, zitta zitta, senza respirare, non ho voglia di nessuno. voglio un sospiro, voglio sentire il male, voglio solo essere lasciata in pace. zitta zitta.
in silenzio.
io non voglio dar fastidio a nessuno, lasciatemi nel mio bozzolo.

potete farlo?
per favore?
alle volte le voci risuonano nella mia testa, fanno male, tutti dicono qualcosa, e io non voglio ascoltare.
mi lasciate in pace voci?
mi fate sentire la bufera?
quella bufera che quando finisce non lascia un suono, quella che copre tutto di neve che il rumore dei passi fa cracsk.
lasciatemi stare, per una volta.
voglio rannicchiarmi sotto la doccia calda bollente e sciogliermi, il pensiero mi dice, sciogliti, vai giù.

poi non succede, mi asciugo una lacrima, respiro, mi calmo e zitta zitta, in silenzio ricomincio.
perchè così si deve fare.

mercoledì 9 novembre 2011

non si è mai abbastanza arrivati in fondo da permettersi di non guardar indietro. è che se inciampi mentre sbirci dov'eri è un casino.

giovedì 6 ottobre 2011

talvolta penso sia stanchezza, altre volte necessità di isolamento.
io voglio stare qui, nel silenzio della mia stanzetta in eterno, a crogiolarmi nel mio niente cosmico.
lo desidero, perchè l'indifferenza, il cinismo e il non rapportarmi all'altrui mondo mi permettono di non essere stanca e intollerante.
e allora resto qui, al buio e a piedi nudi a sentirmi e ascoltarmi.

domenica 2 ottobre 2011


è tanto che son latitata, forse, ipotizzo, non avevo il tempo per pensare.
forse son cresciuta e stavo rischiando di dar meno retta ai miei pensieri.
per fortuna talvolta ritorno incagliata qui, tra il dire ed il fare, non sapendo che via guardare, perdendomi con il navigatore.
è ottobre, e mi sento stanca come fosse marzo, prima delle vacanze.
è ottobre e fa caldo, quel caldo che ancora appiccica, che per noi amanti del gelo, non fa che rovinar le giornate.
è ottobre e mamma s'è ripresa, o così pare.
s'affronta tutto, come sempre.

talvolta i pensieri corrono a chi non c'è più e chissà cosa vorrebbe dire, poi si guarda chi si ha la fortuna di aver qui e allora si pensa che si stava pensando troppo.

io sto bene, perlomeno mi son resa conto che lamentarsi non serve e che l'acidità non risolve i miei problemi di noia.
sarò incattivita, forse, tra l'età, la dieta e l'assenza della nicotina ma qui talvolta mi verrebbe da sfancular con tutti.
cosa non vietata ma autolimitata per non superar certe dosi giornaliere.

sicchè torno qui, e sorrido, pensando alle mie masturbazioni mentali che periodicamente necessito di vomitar sul web.
emmenomale, se le vomitassi altrove, sarebbe aprir vasi di pandora messi in fila indiana.

bien sure, je m'aime.


ma non solo me stessa, ho scoperto.