sono settimane che non prendo un momento per me.
fanculo.
mi fermo.
gongolo.
mi vedo al mare a sorseggiare un long island in spiaggia.
mi vedo a lucca alla premiazione del mio racconto.
ho vinto.
ho vinto.
ho vinto.
mi pubblicano, il sogno di una vita.
allora, ok, fermati e gongola.
ma ora torna in te, hai pazienti da vedere, la valigia per la settimana del master da fare e ale da correre a baciare appena puoi.
ripigliati, il momento per te è fondamentalmente finito.
ma per crogiolarsi nel piacere di sé basta anche un minuto.
mercoledì 30 giugno 2010
giovedì 3 giugno 2010
stravoltamente incapace di mettermi emotivamente non sottostress
diario di una patella in tempesta.
sono fondamentalmente stravolta. damn!
vorrei una settimana di vacanze lunga due nella quale dormire mangiare e non preoccuparmi di sembrare una balena obesa con il tocco radical chic di un paguro.
sono stanca.
voglia di fare foto. sdraiarsi, non soffiarsi il naso ogni 4 secondi, rilassarsi, leggere, fare foto e talvolta un tuffo in acqua.
e invece.
ma essere tendenzialmente soddisfatti porta alla mera realizzazione di sé.
per quanto un sé come il mio possa sentirsi pantagruelicamente realizzato. son cose che fan pensare.
perchè poi dici: ma se ora tutto va esattamente come avevo previsto andasse, quando vanno fuori rotta le ipotetiche esperienze esistenziali sarà un delirio tipo lotta per la sopravvivenza?
non pensiamoci.
godiamo cicaleccicamente il tutto.
sono fondamentalmente stravolta. damn!
vorrei una settimana di vacanze lunga due nella quale dormire mangiare e non preoccuparmi di sembrare una balena obesa con il tocco radical chic di un paguro.
sono stanca.
voglia di fare foto. sdraiarsi, non soffiarsi il naso ogni 4 secondi, rilassarsi, leggere, fare foto e talvolta un tuffo in acqua.
e invece.
ma essere tendenzialmente soddisfatti porta alla mera realizzazione di sé.
per quanto un sé come il mio possa sentirsi pantagruelicamente realizzato. son cose che fan pensare.
perchè poi dici: ma se ora tutto va esattamente come avevo previsto andasse, quando vanno fuori rotta le ipotetiche esperienze esistenziali sarà un delirio tipo lotta per la sopravvivenza?
non pensiamoci.
godiamo cicaleccicamente il tutto.
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