martedì 29 aprile 2008

wiki di mattina.


La comunicazione (dal lat. cum = con, e munire = legare, costruire e dal lat. communico = mettere in comune, far partecipe) non è soltanto un processo di trasmissione di informazioni (secondo il modello Shannon e Weaver). In italiano, comunicazione ha il significato semantico di "far conoscere", "render noto". In tedesco, il termine Mitteilung mantiene la radice latina mettere in comune, condividere. La comunicazione è un processo costituito da un soggetto che ha intenzione di far sì che il ricevente pensi o faccia qualcosa (Grice, 1975).


la comunicazione è spesso più drammatica di quello che sembra.

lunedì 28 aprile 2008

lentamente su una corda di violino danzo aggrappata al vento

senza pensieri di cosa sarò mai. mi lascio trascinare dal vento delle mie sensazioni.

non so dove andrò o cosa farò.

correte e correrò.

domanderanno e cercherò di dare risposte.

dimenticherò e sarò dimenticata.

seguirò un re per il quale crederò che vale la pena combattere, morirò senza sorriso sulle labbra perchè non vedrò mai tutto quello che la mia mente sa di voler vedere.


si avvicina l'estate ma scende il freddo la sera lungo le strade e sul mio balcone le sigarette non bastano più. devo un pacchetto alla pilli.


non bastano che i momenti sognanti la mattina nel dormiveglia in cui una casa propria in costruzione esiste.

in cui puoi abitare a berlino anche senza sapere il tedesco.

in cui il mio culo grosso non farà provincia.


un momento nel quale mi sentirò particolarmente realizzata o invidiata.

un momento in cui si, sarà strano, ma mi sentirò a casa nell'istante preciso nel quale quel pensiero mi passerà per la testa.


esisterà?

facciamo che parto. quando trovo le risposte ve le scrivo ok?

domenica 20 aprile 2008

quando

quando senti di non aver più niente da scrivere su un blog.

forse sei solo diventato grande.
cazzo. lo sapevo che prima o poi mi toccava.

venerdì 18 aprile 2008

augurare il peggio a della gente è cosa malvagia?

secondo me no, è solo lecita.

mercoledì 16 aprile 2008


vorrei partire per un viaggio.

bello come l'interrail.

lungo come il mio desiderio.

sentire la sabbia sotto i piedi nudi, correre tra le colonne di un tempio greco, guardare con il naso all'insu il cielo in postdammer platz, fare una foto a gambe incrociate sotto la tour eiffel, bere una birra mentre cammino con lo zainone davanti alla sirenetta e noleggiare una bici per girare a caso in olanda. straiarmi sull'orlo di un fiordo.

dormire stanca in ostello con le scarpe ancora addosso.

sentire gli odori del viaggio.

dei compagni di viaggio, che magari puzzano, ma spesso ci si sdraia vicini.

ho bisogno di una tenda in mezzo al niente, di una colonna sonora alla into the wild e di bagni improvvisati in mezzo agli alberi.

dio. perchè non posso partire domani?


e il giro del sud america?

quando posso?


i diari di una senza motocicletta.

ma farei anche il cammino di santiago.


o di trezzo d'adda.

ho bisogno di andare.


e le notti che aspetti venga il mattino?

e le mattine che ti dici non ho nemmeno sentito la notte?


caffè caldo in tenda mentre fuori piove.

martedì 15 aprile 2008

sono solo immersa in pensieri


penso che il mondo gira a caso e io mi sono fermata un attimo e mi gira la testa.

penso che si sia perso un pezzo di storia.

penso che ci sono tante cose che devo ancora imparare, penso che mi tocca essere tollerante, che devo imparare a conoscere gli altri.

penso che però se mi stanno in culo glielo dico.


per ora mi stanno ancora in culo quasi tutti.
ma mi si perdona tutto. su.

:)


e via, vado a mangiarmi cereali e cioccolato.
miao.

domenica 13 aprile 2008

domani devo votare.

sarà dura.
poi ora che sono a casa da sola.

c'è un partito che mi regala una casa a venezia?
allora nada.

martedì 8 aprile 2008

mi manchi


abbiamo anche toccato il cuore della sirena e del pescatore, noi.
non vedo l'ora di venerdì. altrimenti scoppio.

domenica 6 aprile 2008

sono solo triste


e avrei bisogno di un bacio.

un abbraccio.

o un sms dove mi si dica che conto.


non c'è un motivo, semplicemente ogni tanto anche gli insensibili hanno bisogno di un cuore.

il mondo gira

ho riscoperto il mondo dei telefilm, sex and the city è seriamente esilarante.

ho scoperto nuovi rapporti che si stanno evolvendo secondo una inusuale tendenza a essere positivi.

romania a parte.

credo, anzi, ne sono certa, che spesso dobbiamo voltare pagina, anche se non ci va.

altrettanto spesso si deve arrivare fino in fondo a quella pagina per capire che va girata.

girare non vuol dire dimenticare, semplicemente andare avanti ricordando.

è successa una cosa che mi ha fatto stare "male". ma ci ho rielaborato sopra un po' e sinceramente, come è bello dire..fotte sega.

almeno in questo marasma di cose a caso ho tirato fuori qualcuno che si salva. qualcuno che ho deciso essere fondamentale, qualcuno che mi manca e qualcuno che può andare anche a cagare.


e poi c'è il resto è a venezia.

è quasi facile rielaborare le cose che non vanno qui, quando il 90% della mente è innamorato altrove.

e tra una settimana avrò il sorriso ebete in faccia mentre scenderò dal mio treno.

mercoledì 2 aprile 2008

esistenzialismi del mercoledì mattina

talvolta mi pervade l'angoscia.
talvolta no.

mi sento come divisa in due. una parte che vuole fuggire e l'altra che vuole restare e proseguire con le scelte che ho preso.

una parte vuole venezia e una casa tutta mia, un camminare col naso all'insù e guidare la mia anima tra le calli.

l'altra vuole un lavoro con anna in ospedale, una scuola di specialità, un affermarsi dopo tutto questo studio.

il problema è che l'una ama l'altra.
non pensiamoci.