domenica 17 ottobre 2010

vantiamoci?

collasso lentamente al limite del giorno mentre credo di potermi raccapezzare tra i miei impegni.
rientro da lucca con un mio libro, e badate, non un libro mio.
ho parlato da balbuziente, in una pseudoconferenzastampa nella quale sarò parsa tendenzialmente afasica.
lo showbizzzzzzz non credo faccia per me.
non avevo idee su come comunicare nel niente davanti ad un microfono.
non si possono fare conferenze stampa in chat?

ho scritto un racconto, non tengo comizi.

ma è stato anche divertente.

dissimulare ansia fisiologica non solo anticipatoria.
senti battiti ad alta velocità.

ed è sano che sia così.

ci si sente euforisticamente vivi alle volte, persino torna il piacere di goder del tempo trascorso tra mamma e papà.
come esser piccini.

riscoprire un proprio carattere insopportabile ed all'apparenza immodificabile che poi tutto sommato si concilia anche a talune persone (numero minore di tre in ogni caso).

per poi tornare e ricordarsi che domani si lavora.






...ho trovato un grattaevinci non grattato.
e vinsi 10 euro.
esosamente rigiocai.

perdita totale.

ma ho perso davvero non avendo investito o è stata un'opportunità mal sfruttata??

le scelte sono un casino.

per fortuna c'è anche qualche certezza.

mercoledì 6 ottobre 2010

...lentamente scivola...

la percezione delle giornate.
passano, innegabilmente lente nel momento in cui le si vive, inesorabilmente veloci se si guarda al calendario e alle spunte che si mettono.
cambiano, tante cose e stiamo sempre a lamentarci dell'uguale per poi dire che l'imprevisto mette ansia.

viviamo di noie per poi non riconoscere positivamente il livello fisiologico di attivazione di fronte ad una novità.
non siamo capaci di essere ragionevolmente felici.
dobbiamo trovare quello che non va per sentirci liberi di andare avanti con quell'aria annoiata e lamentosa.


ultimamente noto che ci sono cose talmente irrisorie che mi rendono felice che sono pensieri filiformi ai quali la mia mente stanca si attacca per avere la parvenza di stare su di un arcobaleno.

andare in giro scalza.
leggere.
scrivere.
prendere un momento e dire grazie prego per favore.

una paziente che ti sorride e ti ringrazia.
una persona che ti dice che è contenta.
dedicarsi del tempo.

mi sono iscritta ad un mese di tiro con l'arco.
non lo fa nessuno
mi permette di stare e pensare

mi piace pensare che mentre passi il tempo a voler cambiare quello che ci fa lamentare non si guarda troppo da vicino quello che non ci fa lamentare.
ma quello diventa invisibile perchè tanto c'è.

e invece no, io voglio guardare, dalla mia gondola arenata la bellezza della mia venezia mentale tutt'intorno.

e si, basta prender la mia reflex e click click immortalare questi momenti meravigliosi.

ho scoperto, a 26 anni, che mi piace il cocco.

meraviglioso.