domenica 17 febbraio 2008

non si può capire il portogallo.

finchè non ci si va.

è semplicemente indescrivibile.

non c'è una cosa brutta. non c'è una cosa che non va.

succedono le peggiori sfighe (alla kia) eppure non ci si arrabbia.



il portogallo è un luogo di pace interiore. i portoghesi sono felici di esser portoghesi.



c'è nell'aria una saudade fortissima, volti segnati dal sentimento che il tempo ha scavato in loro. luoghi meravigliosi, semplicemente unici che ti segnano dentro.



e persone gradevolissime che riescono a farmi essere normale e socialmente integrata senza momenti acidi o antisociali per tutta la mia permanenza.



ma non si può descrivere. lo si deve vivere.

ed è l'unico posto dove sia mai stata dove ci si può accoccolare e sentirsi parte di loro dall'inizio alla fine.

i loro sorrisi e la loro voglia di comunicare mista a una melanconia di sottofondo rende nostalgici in partenza.

fado.



niente. dovete assolutamente andarci.



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