giovedì 7 gennaio 2010

dondolo lentamente tra l'inerzia del non voler fare e l'antisocialità del non voler comunicare


ci sono di quei giorni in cui metteresti la testa sotto la terra come gli struzzi.

ci sono momenti in cui rifletti sul mondo e sei contrariata delle cose che accadono.

tipo il premio nobel, per dire.

quello sulla pace, intendo.


ci sono giorni come questo, ecco.

dove sbadiglio e mi rifugio nelle pagine ingiallite dei libri.


rasserenanti isole paradisiache di parole sussurrate tra me e me.
voglia di tornare alla mia libreria preferita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

inutile sentirsi contrariati per poi far esitare questa contrarietà nella sterile lettura di un libro...mentre bellissimo sarebbe, bruciandoti l'anima, buttarti sprezzante nell'oceano infinito dell'esperienza fino a consumarti in un grido di rabbia tale da far tremare le fondamenta stesse delle convenzioni altrui :) io vorrei sentire tutto il tuo diniego, ma se metti la testa sotto terra come gli struzzi le tue parole mi risulterebbero incomprensibili ;) ciau