venerdì 4 settembre 2009

svegliarsi e non sapere che cosa si fa.
è la mia costante da anni.

ogni tanto ti svegli e ti dici che ne hai pieni i coglioni.
perchè ti fai il culo da anni e tutti lo danno per scontato.
perchè nella vita ok, niente ti è dovuto, ma proprio niente di niente.

ma nonostante questo io ci ho sempre creduto.
deprimendomi, credendo che forse non avrei mai potuto ottenere quello che volevo.
pensando, ciclicamente di
non meritarlo
non essere abbastanza potente a livello di conoscenze per ottenere favoritismi che mi avrebbero fatto vomitare
pensando che avevo sbagliato tutto

ho passato anni a sentirmi non all'altezza di qualsiasi cosa pur facendo perchè ho sempre pensato che se hai un compito, puoi non essere adeguato ma quello è il tuo impegno e lo devi fare.

mi sono autoflagellata, con masochismo paranoico puro, nell'analizzare minimamente qualsiasi dettaglio mio non fosse adeguato alle situazioni per modificarmi in un'eterna minuziosa ossessiva ricerca di perfezione.

tanto sconforto.

poi ti illumini e ti dici, non è sconforto, è la semplice realtà, è così che vanno le cose.
e allora ti convinci che sei il meglio che potevi essere e che puoi essere ancora di più. perchè anche se non vai bene al resto vai bene a te stessa.
e fidati che non è facile.

poi ti insulti sempre, vivi bipolare tra euforia e depressione.
tra giudizi che nemmeno ti arrivano e quelli che ti feriscono di striscio.
in tutto questo impari ad autocurarti e anche autoferirti per rimetterti in carreggiata quando te lo meriti.

non ti aspetti di più di quello che hai e ringrazi per quello che sei.

perchè se sbirci sei meglio di molti ma non vuoi sentirti superiore e quindi sbirci poco.

io ho imparato a credere in me stessa quando ho cominciato a litigare con la sottoscritta, e non semplicemente a ignorarmi.
quando ho fatto un piano su come diventare come mi sentivo e non mi sono data tregua per adeguarmi.

ogni tanto capita che abbassi la soglia delle mie richieste con me stessa, ma di poco.
perchè così, quando arrivano giorni come questo, nei quali arrivano belle notizie, non resto fatalista, non attribuisco la fortuna all'esterno, ma mi guardo allo specchio e mi dico che il locus of control è tutto interno.
perchè se oggi sono felice è tutto merito mio.

1 commento:

Mr RED ha detto...

E' bello rivederti in quell'etere multimediale che ci ha fatto scoprire...Kixxx