giovedì 8 maggio 2008

È brutto essere come me.
Chi è come me può benissimo capirlo.

Non ti piace mai niente. Perché mentre lo fai pensi esattamente a cosa vorresti fare in quel preciso istante tranne trovarti dove ti trovi. Ma quando sarai a fare quel quant’altro sarai già annoiato e penserai esattamente a quell’impossibile obiettivo che diverrà un tragico passato penoso alla prossima necessità di cercare dell’altro.
È come sentirsi l’acqua che ti supera e ti manca l’aria.
E non è che sei senza branchie e quindi stai tipo per morire perché respireresti anche bene sotto.
Solo non ti va.
Non ti va mai un cazzo.

Non ci sono spiegazioni quando si è come me, ci si deve un po’ arrendere alla mesta evidenza.

Però pensavo è tanto triste conoscere la classica gente che io chiamo “gente MA”.
È simpatico MA.
È gentile mi ci trovo MA.
Non è noioso MA.
Ma temo mi deluda, ma temo che sotto sotto sia una maschera, ma temo che col tempo si riveli un imbecille, ma non è poi così originale, ma a dirla tutta non ci uscirei.
La gente ma.
Il mondo è pieno, fottutamente pieno di ragazzi MA e annesse.
Ragazzine MA.
Sono fighe ma non me le farei.
Sono simpatici ma non ci andrei in vacanza.
Sono persone piacevoli ma non ci passerei più di un’ora.

Mi piacerebbe trovare gente punto.
Ma per quelli come me è difficile che la gente non sia gente ma.
Anche perché forse noi siamo gente ma per primi.

Siamo simpatici ma anche tanto diffidenti.
Però almeno non giochiamo a deludere gli altri.
In caso lo facciamo già in partenza.

Detesto la gente ma.

1 commento:

Sleepyhead ha detto...

metti due soggetti così un torrido mese in quel di Venezia.
un po' ho paura.