svegliarsi e non sapere che cosa si fa.
è la mia costante da anni.
ogni tanto ti svegli e ti dici che ne hai pieni i coglioni.
perchè ti fai il culo da anni e tutti lo danno per scontato.
perchè nella vita ok, niente ti è dovuto, ma proprio niente di niente.
ma nonostante questo io ci ho sempre creduto.
deprimendomi, credendo che forse non avrei mai potuto ottenere quello che volevo.
pensando, ciclicamente di
non meritarlo
non essere abbastanza potente a livello di conoscenze per ottenere favoritismi che mi avrebbero fatto vomitare
pensando che avevo sbagliato tutto
ho passato anni a sentirmi non all'altezza di qualsiasi cosa pur facendo perchè ho sempre pensato che se hai un compito, puoi non essere adeguato ma quello è il tuo impegno e lo devi fare.
mi sono autoflagellata, con masochismo paranoico puro, nell'analizzare minimamente qualsiasi dettaglio mio non fosse adeguato alle situazioni per modificarmi in un'eterna minuziosa ossessiva ricerca di perfezione.
tanto sconforto.
poi ti illumini e ti dici, non è sconforto, è la semplice realtà, è così che vanno le cose.
e allora ti convinci che sei il meglio che potevi essere e che puoi essere ancora di più. perchè anche se non vai bene al resto vai bene a te stessa.
e fidati che non è facile.
poi ti insulti sempre, vivi bipolare tra euforia e depressione.
tra giudizi che nemmeno ti arrivano e quelli che ti feriscono di striscio.
in tutto questo impari ad autocurarti e anche autoferirti per rimetterti in carreggiata quando te lo meriti.
non ti aspetti di più di quello che hai e ringrazi per quello che sei.
perchè se sbirci sei meglio di molti ma non vuoi sentirti superiore e quindi sbirci poco.
io ho imparato a credere in me stessa quando ho cominciato a litigare con la sottoscritta, e non semplicemente a ignorarmi.
quando ho fatto un piano su come diventare come mi sentivo e non mi sono data tregua per adeguarmi.
ogni tanto capita che abbassi la soglia delle mie richieste con me stessa, ma di poco.
perchè così, quando arrivano giorni come questo, nei quali arrivano belle notizie, non resto fatalista, non attribuisco la fortuna all'esterno, ma mi guardo allo specchio e mi dico che il locus of control è tutto interno.
perchè se oggi sono felice è tutto merito mio.
venerdì 4 settembre 2009
mercoledì 2 settembre 2009
10 mesi.
saltelliamo in avanti mano nella mano e mi stampo foto ricordo sorridenti dei periodi più belli.
la continuità del benessere è direttamente proporzionale al mantenimento dei miei buoni propositi.
sto imparando a comunicare efficacemente.
amo non egoisticamente.
sorrido perchè siamo in due a impegnarci per questo.
saltelliamo in avanti mano nella mano e mi stampo foto ricordo sorridenti dei periodi più belli.
la continuità del benessere è direttamente proporzionale al mantenimento dei miei buoni propositi.
sto imparando a comunicare efficacemente.
amo non egoisticamente.
sorrido perchè siamo in due a impegnarci per questo.
martedì 1 settembre 2009
l'idea è che voglio fare la psicologa.
ho studiato.
lo sono diventata.
ma lo voglio fare.
voglio il diritto di avere il lavoro per il quale ho sudato.
voglio.
voglio il lavoro in associazione perchè ci credo, perchè mi piace e perchè credo di avere le possibilità per farlo.
voglio credere che possa essere la strada giusta o quantomeno voglio darmi la possibilità di farlo per davvero.
tempo zero, bisogna crederci e darci dentro.
io so cosa voglio, punto.
ho studiato.
lo sono diventata.
ma lo voglio fare.
voglio il diritto di avere il lavoro per il quale ho sudato.
voglio.
voglio il lavoro in associazione perchè ci credo, perchè mi piace e perchè credo di avere le possibilità per farlo.
voglio credere che possa essere la strada giusta o quantomeno voglio darmi la possibilità di farlo per davvero.
tempo zero, bisogna crederci e darci dentro.
io so cosa voglio, punto.
mercoledì 26 agosto 2009
la felicità può dipendere o non dipendere dagli altri.
la prima è forse sbagliata ma affidata relativamente al caso.
pura.
la seconda è autoimposta. cercata, voluta.
ma meno spontanea.
la via giusta sta nell'introvabile mezzo.
per questo è difficile essere felici.
e quando lo si è sarà per brevi momenti.
io mi ci accoccolo un attimo.
me la devo godere tutta, questa via di mezzo.
la prima è forse sbagliata ma affidata relativamente al caso.
pura.
la seconda è autoimposta. cercata, voluta.
ma meno spontanea.
la via giusta sta nell'introvabile mezzo.
per questo è difficile essere felici.
e quando lo si è sarà per brevi momenti.
io mi ci accoccolo un attimo.
me la devo godere tutta, questa via di mezzo.
lunedì 10 agosto 2009
quando la notte piove sono felice.
mi rannicchio sotto le coperte e mi addormento col sorriso.
a parte che il sorriso è indotto la maggior parte delle volte da Lui.
mi guardo allo specchio e mi parlo lentamente, mi analizzo, mi avvicino, mi respiro addosso, mi scruto e mi maledico per i lati di me che non possono piacermi per poi baciarmi irresistibilmente da sola mentre penso a quello che sarà del mio mondo mentale.
sono mesi che felice vivo su una nuvola, scivolo su un arcobaleno meno instabile di me e tutto colorato.
sono mesi che sento scorrere le sequenze, le immagini, gli umori, la vita.
mesi che aspettavo.
poi ora aspetto anche la Grande Fuga settembrina che altro non può essere che un preludio alla felicità oltre confine.
come molte dosi già prese attendiamo l'overdose.
ma con questo crescendo di anime che si aggrovigliano dopo 20 giorni passati insieme altri venti non saranno l'overdose, che sa tanto di fine, quanto un quasi nuovo inizio dopo quasi un anno.
insomma, parole al vento tutte queste.
sono i baci e i battiti del cuore che contano.
e quelli, ci sono sempre.
mi rannicchio sotto le coperte e mi addormento col sorriso.
a parte che il sorriso è indotto la maggior parte delle volte da Lui.
mi guardo allo specchio e mi parlo lentamente, mi analizzo, mi avvicino, mi respiro addosso, mi scruto e mi maledico per i lati di me che non possono piacermi per poi baciarmi irresistibilmente da sola mentre penso a quello che sarà del mio mondo mentale.
sono mesi che felice vivo su una nuvola, scivolo su un arcobaleno meno instabile di me e tutto colorato.
sono mesi che sento scorrere le sequenze, le immagini, gli umori, la vita.
mesi che aspettavo.
poi ora aspetto anche la Grande Fuga settembrina che altro non può essere che un preludio alla felicità oltre confine.
come molte dosi già prese attendiamo l'overdose.
ma con questo crescendo di anime che si aggrovigliano dopo 20 giorni passati insieme altri venti non saranno l'overdose, che sa tanto di fine, quanto un quasi nuovo inizio dopo quasi un anno.
insomma, parole al vento tutte queste.
sono i baci e i battiti del cuore che contano.
e quelli, ci sono sempre.
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