mercoledì 26 agosto 2009

la felicità può dipendere o non dipendere dagli altri.
la prima è forse sbagliata ma affidata relativamente al caso.
pura.
la seconda è autoimposta. cercata, voluta.
ma meno spontanea.

la via giusta sta nell'introvabile mezzo.
per questo è difficile essere felici.
e quando lo si è sarà per brevi momenti.

io mi ci accoccolo un attimo.
me la devo godere tutta, questa via di mezzo.

lunedì 10 agosto 2009

quando la notte piove sono felice.
mi rannicchio sotto le coperte e mi addormento col sorriso.
a parte che il sorriso è indotto la maggior parte delle volte da Lui.

mi guardo allo specchio e mi parlo lentamente, mi analizzo, mi avvicino, mi respiro addosso, mi scruto e mi maledico per i lati di me che non possono piacermi per poi baciarmi irresistibilmente da sola mentre penso a quello che sarà del mio mondo mentale.
sono mesi che felice vivo su una nuvola, scivolo su un arcobaleno meno instabile di me e tutto colorato.
sono mesi che sento scorrere le sequenze, le immagini, gli umori, la vita.

mesi che aspettavo.
poi ora aspetto anche la Grande Fuga settembrina che altro non può essere che un preludio alla felicità oltre confine.
come molte dosi già prese attendiamo l'overdose.
ma con questo crescendo di anime che si aggrovigliano dopo 20 giorni passati insieme altri venti non saranno l'overdose, che sa tanto di fine, quanto un quasi nuovo inizio dopo quasi un anno.
insomma, parole al vento tutte queste.
sono i baci e i battiti del cuore che contano.
e quelli, ci sono sempre.

domenica 19 luglio 2009

sono un disastro umano

perchè tendenzialmente riesco a far star male l'unica persona che non dovrebbe,
perchè non sono capace di tenere la bocca chiusa.
perchè non riesco a non piangere.
perchè non sono capace di entrare in fase autistica quando dovrei.
stupida stupida stupida me.

martedì 9 giugno 2009



quando guardo il cielo vedo te.
penso a te.
mi contrai neuroni tanto da rendere i loro addominali scolpiti. se solo avessero addominali.

mi contorci il cervello dal frontale al cervelletto.
mi scombini emisfero destro e sinistro tanto da non connettere più le mie percezioni sensoriali con la corteccia mandando a quel paese tutti i genicolati di questo encefalo.

sarò neuropsicologa.
e forse faccio fatica a comunicare le mie emozioni se non uso un riscontro anatomico.

ma ti amo.
e mi scombussoli.

venerdì 5 giugno 2009

sentire la tua pelle sulla mia

e pensare che non c'è altro che manca.

è semplicemente tutto quello che fa sentire come sto.
adorabilmente sgrammaticata.

mercoledì 27 maggio 2009

tornare a casa, di notte, col sorriso.

non ha prezzo.


non credo sia semplice definire la felicità ma credo sia possibile inquadrarla, seppur con difficoltà.
tenderei a dire che è tendenzialmente il modo in cui mi sento io stasera, ieri, da quasi 7 mesi.

mercoledì 11 marzo 2009

capitano dei giorni nei quali si è estremamente felici.
questo è uno di quelli.

(sperando duri fino a sera).


AH.
noi clown.